Tag Archives : Alessandro D’Avenia

“Il primo giorno di scuola” di Alessandro D’Avenia

Che cosa avrei voluto sentirmi dire il primo giorno di scuola dai miei professori o cosa vorrei che mi dicessero se tornassi studente? Il racconto delle vacanze? No. Quelle dei miei compagni? No. Saprei già tutto. Devi studiare? Sarà difficile? Bisognerà impegnarsi di più? No, no grazie. Lo so. Per questo sto qui, e poi…
Per saperne di più

Educare, al cuore del metodo

Oltre ogni riduzionismo, c'è la via. Che è Cristo La via dell’educare, se non si vuole rimanere disorientati dalle pedagogie più o meno riduzionistiche dei nostri tempi, è e resta solo una: Cristo. Egli ha detto di essere la via (Gv 14,6: odòs) e la parola metodo, che contiene la parola via ( metà: dopo…
Per saperne di più

Giovani: apertamente a testa alta

"[...] Tutti guardano e vedono tutto, ma l'arte di vivere è vedere e dissimulare d'aver visto. E tacere, se hai visto troppo. Se vedi troppo puoi anche morirci. Don Pino sa che deve fare il contrario: guardare, vedere, essere guardato, visto. Apertamente a testa alta. E non far finta di niente se quello che si…
Per saperne di più

Scuola e mafia

 Leggendo il libro di Alessandro D'Avenia "Ciò che inferno non è" ci ha colpito questo fatto: "[...] a volte si pensa che la mafia sia solo la violenza del pizzo, gli omicidi, le bombe. Ma don Pino lo sa che la vera violenza è l'assenza di una scuola media in un quartiere di quasi diecimila…
Per saperne di più

La maturità non finisce mai – “La porta stretta” di Curi

Il libro di Umberto Curi rinviene gli elementi distillati dalla cultura occidentale per una paideia del diventare «maggiorenni», senza impelagarsi in arzigogoli pedagogici. Il percorso si snoda tra filosofia e letteratura, senza risparmiarsi nessuna delle vette raggiunte sul tema: da Platone ai giorni nostri, passando per Kant, Dostoevskij, Melville, Hegel e la Sacra Scrittura. Il…
Per saperne di più

Maturità: l’ultimo dei riti di passaggio

Maturità: uno degli ultimi riti di passaggio nella nostra cultura, come quando l’adolescente veniva abbandonato nel bosco per una notte e doveva sopravvivere da solo affrontandone i pericoli per poter essere accolto nella cerchia degli adulti. La scuola di oggi riesce a rendere questo rito effettivo o si è ridotto a una pratica ormai vuota?…
Per saperne di più