Mafia capitale: Le cooperative ed un tentativo ignobile

I delinquenti che speculano sulle tragedie dei poveri e sputtanano chi per davvero lavora e accoglie i più bisognosi vanno condannati duramente e senza tentennamenti. Le accuse fatte alle persone sono vergognose e vanno tutte accertate e verificate scrupolosamente. In tutto questo c'è anche un tentativo ignobile: per il dolo di pochi farabutti, viene messo sotto accusa tutto il settore della solidarietà sociale che, ormai, in tanti casi è bloccato o marginalizzato.
È altrettanto immorale questa scellerata riduzione di un soggetto popolare (corpi intermedi) la cui "funzione sociale" è sancita dall'art. 45 della costituzione italiana, così come gli "opportuni controlli, il carattere e le finalità" vanno effettuati in modo trasparente e senza strumentalizzazioni di parte.
È irresponsabilità gravissima sia quella di ridurre un’azione di solidarietà a un calderone di truffatori e sia quella di sottacere il patrimonio di cultura, di esperienza che ha generato soggetti e opere sociali al servizio dei più deboli e per il bene di tutti.
Occorre riprendere, ai vari lavelli della vita sociale, quell'azione educativa di continua ricerca e di dialogo in cui ciascuno possa reimparare le ragioni adeguate della sua azione e quella tensione ideale che pesca le sue motivazioni nella coscienza della persona e non in meccanismi pragmatici e di utilità immediata.
Antonio Romano

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