Il caso Quarto, la politica in ritirata La camorra invece è sempre presente

«La mia non è una resa, ma un gesto d’amore e di responsabilità per la città». È così che Rosa Capuozzo annuncia le sue dimissioni da sindaca di Quarto, il comune Flegreo le cui vicende hanno alimentato per settimane la polemica politica. Ma se non è una resa poco ci manca. Rosa Capuozzo ha provato a restare in piedi nonostante tutto, nonostante le inchieste giudiziarie e gli scontri interni al suo movimento, quello di Grillo, ma non c’è riuscita.
Colpa del contesto, e dunque dei Cinque stelle che, come lei dice, sono scappati «come topi» e del clima pesante che si era creato nel Comune, ma colpa anche della stessa Capuozzo. Il suo comportamento non è stato sempre lineare. In buona misura, la sindaca ha cercato una copertura costante da parte del direttorio, che però non è venuta. Ma un sindaco non può essere eterodiretto.
Se Grillo e il direttorio hanno perso colpi, se hanno sbandato contraddicendosi visibilmente, lei avrebbe dovuto parlar chiaro da subito. E invece non è stato così. Rosa Capuozzo ha rimproverato al M5s di non aver espulso immediatamente il consigliere che la ricattava. Ma lo ha fatto solo dopo essere stata espulsa a sua volta. E si è lamentata del fatto che lo stesso consigliere fosse stato poi espulso per ragioni politiche e non per l’inchiesta sulla camorra.
 Eppure, lei, che come sindaco è un pubblico ufficiale, e glielo ha ricordato mercoledì la presidente della commissione Antimafia, Rosy Bindi, non lo ha mai denunciato. Troppe incertezze, insomma. Questo però non alleggerisce la posizione dei Cinque stelle. Anzi. resta un mistero perché Grillo, in meno di una settimana, abbia prima difeso e poi espulso la sindaca. E i membri del direttorio escono da questa storia molto più deboli di come c’erano entrati. Quarto, unico Comune pentastellato in Campania retto da una donna, era per loro motivo di orgoglio. È ora diventato una Caporetto. «Quartoretto» ironizza qualcuno sul web.
Può forse esultare il Pd, che ha utilizzato Quarto proprio per rompere l’assedio grillino. Ma anche quella dei democratrici è una vittoria piena di contraddizioni: sono stati i primi a chiedere le dimissioni di Capuozzo, ma sono stati anche i primi a difenderla quando Grillo l’ha mollata. Per tutti resta un solo dato oggettivo: a Quarto la politica è in ritirata, mentre la camorra è sempre lì, presente e pronta ad approfittarne.
Articolo pubblicato su corriere.it

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