Apple-Federico II, si ufficializza la nascita di Academy a Napoli

Apple Academy a Napoli: trovato l'accordo, è l'ora degli annunci.
Oggi infatti il colosso di Cupertino guidato da Tim Cook e l'Università Federico II retta da Gaetano Manfredi ufficializzeranno la loro partnership didattica, grazie alla quale saranno formati all'ombra del Vesuvio e per la prima volta in Europa gli sviluppatori di App per il sistema operativo iOs di iPhone e iPad. Un'intesa che prevede l'insediamento del marchio della Mela al terzo piano del campus universitario da 60mila metri quadrati a San Giovanni a Teduccio.
A plaudire all'intesa sarà poi il presidente del Consiglio Matteo Renzi, che ha sponsorizzato l'arrivo del gruppo in città sin dall'inizio dell'anno.
Stamattina non sarà fornita alcuna cifra sul valore dell'operazione. Nei giorni scorsi è partita una vera e propria caccia a ulteriori risorse finanziarie per rafforzare il progetto. Il costo complessivo tra immobile, lavori di sistemazione della struttura ex Cirio, stipendi dei docenti e attrezzature varie è pari a quasi 15 milioni di euro. L'importo finale, con i nuovi fondi, potrebbe avvicinarsi a 20 milioni. Da qui la corsa per apportare le ultime limature al contratto appena firmato per posta elettronica da Manfredi e da alti funzionari della sede irlandese di Apple.
Prima di arrivare alla stipula, ci sono stati ripetuti sopralluoghi da parte della delegazione del gruppo Usa, composta da Gilles Deltel (Strategic Initiatives), Daryl Hawes (Edu Specialist), Gilbert Ho (Education Strategic), coordinati indirettamente dalla responsabile di origini turche Semur Tatari. La Mela ha imposto infatti le sue condizioni, oltre a quelle stringenti per difendere il suo marchio da utilizzi impropri. Prima tra tutte la creazione di un unico, grande open space suddiviso da pannelli innovativi ideati dal Dipartimento di Architettura partenopeo che conterrà una serie di aule di nuova concezione di quattro tipi: «tradizionali» (ma comunque multimediali) per la didattica frontale, «pratiche» con un grande tavolo rotondo intorno al quale docenti e sviluppatori lavoreranno in équipe, «creative» per favorire nuove idee e, infine, «teatrali» per convegni, incontri e videoconferenze. Per i lavori di adeguamento del terzo piano saranno necessari almeno sei mesi. Si prevede che all'inizio dell'anno venturo la nuova struttura sarà completata per poter ospitare, a partire dall'autunno del 2017, tra i quattrocento e gli ottocento sviluppatori (seicento sono quelli annunciati dal premier, ndr).
Dopo l'annuncio odierno si procederà alla pubblicazione del bando europeo per la selezione degli studenti anche diplomati purché in possesso delle basi di programmazione delle App , che da ottobre siederanno in parte delle aule provvisorie situate al secondo piano del campus. Il loro numero, in un primo momento stabilito in cento, con ogni probabilità è destinato a raddoppiare, perché le richieste giunte finora alla Federico II da tutta Italia e ad Apple dall'Europa intera sono numerosissime.
Nel frattempo Apple provvederà a siglare singoli accordi con tutti gli altri atenei campani L'Orientale, Suor Orsola Benincasa, Sannio, Salerno, Seconda Università di Napoli e Salerno-Fisciano per creare al loro interno pre-corsi di tre settimane destinati a coloro i quali vorranno poi partecipare alla selezione per il corso principale di alta formazione, che avrà una durata di nove mesi e si terrà a San Giovanni a Teduccio.
L'operazione ha comunque un valore che non si limita alle risorse impiegate. Darà infatti vita a un vasto indotto, una grande industria digitale con cui si spera possa ripartire l'intera Campania.
Articolo pubblicato sul mattino.it
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